La pittura, la poesia, la fotografia, la scultura, la musica, tutto ciò che possiamo inserire nella parola arte è un elemento fondamentale del nostro essere umani. Non importa quanto i popoli abbiano sofferto la fame, il dolore: l’arte è sempre esistita: che fossero piccoli disegni sui muri o canti di preghiera l’arte fa parte dell’uomo così come la necessità di nutrirsi, di riprodursi…
Naturalmente non siamo tutti uguali , ognuno ha il suo modo di vivere l’arte ed il mio come di certo potrete immaginare è strettamente legato alla Musica.
La Musica mi ha sempre accompagnato nella vita, ed il canto è sempre stata la mia forma espressiva preferenziale. E’ proprio grazie ad esso che ho affrontato i momenti più bui della mia vita trasformandosi nella mia coperta di Linus per tantissimi anni.

Solo quando cantavo o ascoltavo i miei brani preferiti mi sentivo libera, accettata e capita, quando riemergevo da quel mondo di sogni ritornavo alla cruda realtà e mi sentivo tremendamente sola ed incompresa. Eh si, se devo dirla tutta è proprio lei che mi ha salvato tantissime volte da me stessa.
Per anni non ho mai considerato l’idea di condividere con il resto delle persone il mio mondo, certo, cantavo in pubblico ed anche spesso
-mi è sempre piaciuto – ma mascheravo la mia personalità con una vocalità molto costruita, sicuramente d’effetto ed efficace, ma mai vera al cento per cento.
Con gli anni però le cose sono cambiate, ad un certo punto ho sentito l’esigenza di di trovare la ma vera voce.
Non sta a me dirvi che le esperienze positive e negative che affrontiamo nella nostra vita vanno ad influire sulla formazione del nostro carattere, ma forse non avete mai pensato che queste esperienze vanno ad influire anche sul nostro corpo.
Si, proprio così: le nostre emozioni influenzano il nostro corpo, così come i traumi o i piaceri del corpo vanno ad influenzare il nostro stato d’animo!
Perchè molte volte vediamo la voce come qualcosa di lontano, quasi di etereo e non pensiamo che essa invece fa parte di noi, perchè è originata dal nostro corpo fisico, risiede in noi, ed è quindi influenzata sia da fattori fisiologici che da elementi emozionali.
Come vi dicevo prima le esperienze ci aiutano a formare il nostro carattere, ma molte volte ci portano anche a tirare su dei muri , ad indossare delle maschere, che a volte portiamo talmente a lungo che ci dimentichiamo addirittura di averle indossate.
Ecco , questo avviene anche nella voce.
Molte volte cerchiamo dei timbri, o una perfezione vocale che ci allontana dal nostro essere (a livello tecnico lo notiamo specialmente nella netta differenza tra il modo di parlare e quello di cantare.)
Cercare dunque la nostra vera voce è un lavoro enorme che va a coinvolgere la nostra mente, il corpo , lo spirito, ogni centimetro di noi.
Non so se Se a qualcuno di voi abbia mai fatto un percorso per cercare di sciogliere qualche nodo della propria esistenza,o se abbiate passato un periodo nel quale sentivate di dover cambiare qualcosa di voi stessi, ecco voi di certo potete capire quanto sia dura lottare con se stessi, e quindi potete immaginare quanto spossa e essere impegnativo ed estremamente gratificante fare questo tipo di ricerca sulla propria voce.
Ora non voglio dire che per tutti il canto debba essere ricerca di se stessi, ma sicuramente cantare vi porterà a trovare qualcosa: che sia un pò di spazio per voi stessi, del divertimento, una professione, un modo per sfogarsi, esso è uno dei mezzi più belli per creare un contatto fra noi stessi e sopratutto con gli altri, perché per quanto la voce sia nel corpo essa è anche al di fuori di esso perchè ci permette di comunicare con gli altri.
Per questo è importante trovare il professionista giusto che ci segua durante il nostro percorso vocale, perchè cantare è un gioco, e come tutti i giochi è qualcosa di magico, formativo ed estremamente serio!
I giochi sono importanti. Preparano un ragazzo per quel grande gioco che è la vita
Diceva Sir John Arthur Molyneux Errol nel film Il Piccolo Lord, e mai frase fu più giusta perché niente è più serio del gioco!!!

Quindi carissimi lettori vi lascio, sperando che queste mie riflessioni vi abbiano fatto compagnia…
un abbraccio e al prossimo articolo

Bello descrivere così la Voce, grazie Clizia bellissimo articolo !
“I miei canti sono un incantesimo potente” – scriveva S. Ambrogio da Milano nella sua Lettera contro l’ariano Aussenzio – “perché attraverso la bellezza della melodia versano nel cuore della gente la verità”. Il cantare ha sempre fatto parte dell’essere umano: basti pensare che molti paleontologi e antropologi affermano che l’uomo, prima ancora di articolare parole collegate ad un senso logico, ha cantato, e proprio nella musicalità che esisteva nelle lingue antiche (come il greco, il latino, l’ebraico, l’arabo) troviamo le prove di questo cantus obscurum (canto nascosto) di cui ci parla Quintiliano. Una volta nel nostro panorama di studi italiani, alle elementari e alle medie canto corale era materia obbligatoria, poi sostituita nel ’68 da una certa educazione musicale che già tendeva a far sbiadire per poi far sparire l’approccio allo strumento più antico e perfetto che l’uomo abbia mai avuto: la propria voce. Il disastro di analfabetismo della capacità minima di comprensione musicale che oggi dilaga nella nostra gioventù affonda le sue radici in questa drastica rottura di una consueta pratica di utilizzo di un aspetto della propria fisicità di cui – ahinoi!- tra poco non resterà più traccia nell’esperienza media della gente, … se non ci rimbocchiamo le maniche e non seminiamo ciascuno nell’ambiente che ha attorno a sé.